Rapsodia in noir: un mistero parigino.
Ogni città ha i suoi segreti. Ogni edificio, ogni angolo di strada, ogni porta chiusa cela un mondo invisibile agli occhi distratti. In Rapsodia in noir, Daniele Cernoia solleva il velo su una Parigi ben lontana dalle immagini da cartolina: non la città degli innamorati e dei sognatori, ma un labirinto di tensioni sotterranee, storie inconfessate e destini intrecciati in una melodia oscura e rapsodica.
Ambientato all’interno di un signorile palazzo di Rue Paul Valéry, il romanzo intesse con maestria un affresco umano di rara complessità. Gli inquilini—ciascuno con i propri segreti, rancori e ambizioni—compongono un microcosmo che riflette la città stessa: sofisticata e spietata, luminosa e malinconica al tempo stesso. Attraverso la prosa evocativa di Cernoia, il lettore viene trascinato in un mistero a combustione lenta, dove nulla è come appare.
Al centro della storia ci sono Lenora e Dave, una coppia che arriva a Parigi con il desiderio di costruirsi un futuro, ma si ritrova presto coinvolta nelle dinamiche del palazzo e nei suoi personaggi singolari. Tensioni latenti, rivalità, dispute ereditarie e scontri sociali si accumulano fino a esplodere in rivelazioni sconcertanti. Quella che sembra una normale convivenza tra vicini si trasforma in un incubo, quando una serie di morti misteriose scuote le fondamenta di Rue Paul Valéry, obbligando i protagonisti—e il lettore—a rivedere ogni certezza.
Ciò che rende Rapsodia in noir un’opera straordinaria non è solo l’intrigo narrativo, ma l’atmosfera avvolgente e viscerale. Cernoia dipinge una Parigi di contrasti profondi: lo sfarzo di Avenue Victor Hugo si scontra con la solitudine dei corridoi in penombra, l’eleganza dei mobili d’epoca cela il degrado di vecchi rancori mai sopiti. Il romanzo ricorda la tensione cinematografica di La finestra sul cortile di Hitchcock, unita all’introspezione psicologica di un Modiano.
Pur non seguendo le regole classiche del giallo, il romanzo affascina per la sua capacità di svelare gradualmente la verità. Il labirinto di sospetti e segreti, punteggiato da momenti di ironia e riflessioni esistenziali, avvince il lettore fino all’ultima rivelazione. Ogni personaggio è un tassello di un mosaico più grande e, capitolo dopo capitolo, l’immagine complessiva si compone in un finale sorprendente.
Per chi ama Parigi, Rapsodia in noir è un invito a guardare la città con occhi nuovi—non solo nei suoi angoli più incantevoli, ma anche nelle sue ombre più profonde. E per gli appassionati di misteri letterari, è una storia che continua a risuonare ben oltre l’ultima pagina.
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